È morto la notte scorsa, Franco Nieto, giocatore del Tiro Federal. Il calciatore, che aveva soltanto 33 anni, è l’ultima vittima della follia dei cosiddetti “barrabravas”. È stato aggredito al termine della partita contro il Chacarita, un incontro durante il quale ci sono state parecchie tensioni sugli spalti e anche in campo, tanto che l’arbitro si è trovato a dover sventolare ben 6 cartellini rossi, di cui uno anche a Nieto. Nonostante i tempestivi soccorsi e due operazioni all’ospedale, il giocatore non ce l’ha fatta ed è deceduto dopo quattro giorni di agonia.

 È a dir poco raccapricciante il sospetto che tra i responsabili di questa aggressione ci possano essere anche un giocatore e un membro dello staff del Chacarita. I “barrabravas” sono responsabili di quasi 250 vittime negli ultimi decenni (soltanto quest’anno sono state 15, in forte aumento rispetto al 2013). A Nieto è stato riservato un agguato in piena regola al termine dell’incontro. Atteso all’uscita dello stadio, è stato prima insultato e poi preso a pugni, calci e bastonate, e ha anche ricevuto dei colpi di mattone alla testa.
Gli animi si erano scaldati già durante l’incontro, e a nulla sono serviti i tentativi dell’arbitro che ha anche sospeso l’incontro prima del 90’. E a farne le spese è stato proprio Nieti. Non chiamiamolo calcio e neppure tifo, questa è solo follia, ingiustizia, qualcosa di terrificante che non sarebbe dovuto assolutamente accadere.
 Mirella Fanunza