I tedeschi del Bayer Leverkusen  saranno gli avversari della Lazio ai preliminari di Champions League. Rispetto a Manchester United e Valencia sicuramente più alla portata, ma non va sottovalutato.

L’allenatore è Roger Schmidt  il suo credo il 4-2-3-1 con pressing altissimo e appena si recupera palla provare ad arrivare alla conclusione o alla verticalizzazione finalizzata poi al tiro in porta. I due esterni sono larghi e mobili dando libertà totale al coreano Heung-Min Son e al velocissimo tedesco Bellarabi, che cercano profondità e inserimenti. I centrocampisti, Kramer e Bender,  fanno un’ottima diga. Compagno di reparto,  il 21enne Calhanoglu è molto pericoloso sui calci piazzati. In porta Bernd Leno è uno dei portieri più quotati in Germania. Classe 1992, fa il secondo di Ter Stegen nella nazionale Under 21.  I tedeschi esprimono un gioco spumeggiante votato all’attacco ma con una difesa che in più di un occasione si è rivelata non impeccabile. Questo sistema di gioco esalta le qualità della Lazio, che fece molto bene nel derby di andata (2-0 a fine primo tempo) prima del cambio modulo di Garcia, e con squadre come Milan e Fiorentina.

Entrambe le squadre, rispetto allo scorso campionato hanno cambiato poco e hanno una solida ossatura. La formazione del Leverkusen non è troppo diversa da quella che lo scorso anno ha centrato il quarto posto in Bundesliga e gli ottavi di Champions. Tutto sommato, l’urna di Nyon non è stata troppo severa. La gara d’andata si giocherà martedì 18 all’Olimpico; il ritorno è fissato per mercoledì 26 a Leverkusen:  la squadra di Pioli sa di potersela giocare alla pari.

Caterina Autiero