L’attaccante del Bologna, a pochi giorni dall’improvvisa scomparsa di Davide Astori, ha deciso in un’intervista di rompere il suo silenzio e raccontare cosa gli è successo e dei suoi problemi cardiaci

Felipe Avenatti, attaccante del Bologna, dopo la tragica morte del capitano della Fiorentina Davide Astori per un problema cardiaco ha deciso di uscire allo scoperto e raccontare cosa gli è successo in questi mesi di stop forzato.
Arrivato quest’estate tra le fila dei rossoblu, è stato fermato durante le visite mediche per una tachicardia che lo ha tenuto lontano dai campi per molti mesi.
Molti gli esami diagnostici per lui, ma i medici non riuscivano a risolvere il suo problema fino al fatidico giorno in cui fu chiamata sua moglie. Le comunicarono che se l’ultimo esame specifico fatto fosse stato positivo, il calciatore avrebbe avuto solo due mesi di vita, al contrario  avrebbe potuto condurre una vita normale.

Immagine di “Contra-ataque.it”

Poi arrivò la chiamata che tutti aspettavano, il problema cardiaco era finalmente risolto.
L’8 dicembre 2017 finalmente Avenatti ebbe la sua rivincita con la vita ricevendo il via libera per l’idoneità agonistica sportiva.

“La mattina che è successa la tragedia di Astori io e mia moglie eravamo a letto, abbiamo sentito la notizia, ci siamo guardati negli occhi e siamo rimasti in silenzio per un tempo eterno. Se chiudo gli occhi rivedo quel giorno di dicembre, muto per l’emozione troppo forte, in lacrime, mentre penso che è finalmente finita e poi subito dopo penso che è appena cominciata la mia nuova vita”.

Dopo un primo rientro graduale con la Primavera del Bologna, l’attaccante uruguaiano il 4 febbraio ha esordito in Serie A subentrando al compagno Andrea Poli durante la partita tra Bologna e Fiorentina.

 

Raffaella De Macina
Immagine di copertina de “Il Resto del Carlino”