Sarà il PSG, la prima squadra di Parigi,  la rivale dell’Atalanta ai quarti di finale di Champions.

L’urna di Nyon  ha decretato tutti gli accoppiamenti dal 7 al 23 agosto, considerando anche gli ottavi che si devono ancora concludere.

La Dea pertanto disputerà una partita secca con i Campioni di Francia che di fatto hanno chiuso le ostilità alla fine di aprile, con il titolo assegnato a tavolino data l’emergenza Covid.

Come è stato accolto l’esito del sorteggio a Zingonia?

L’Atalanta che stiamo vedendo dalla ripresa del campionato è una sorta di chimera, un essere mitologico dotato di una forza e di una determinazione che vanno al di là del reale.

Quello che è accaduto a Bergamo da marzo a oggi ha dato a Gasperini e ai suoi ragazzi una carica che solo chi vive riesce a spiegare.

La voglia di riscatto, di cancellare l’ anno orribile vissuto dalla città di Bergamo, è tutta nei numeri degli orobici: 6 vittorie su sei dalla ripresa del campionato, 85 le reti segnate fino a oggi e record personale di punti in Serie A sempre più vicino ( a -6 da due anni fa quando chiusero con 72).

Un ruolino di marcia che fa dell’Atalanta addirittura una possibile candidata allo scudetto, in questo campionato senza certezza alcuna. Soprattutto in base all’esito della sfida allo Stadium di stasera contro la Juventus, a soli 9 punti di distacco.

L’Atalanta arriverà allo scontro contro la corazzata francese sicuramente in forma – visti i ritmi della Serie A, che non pare nemmeno patire – e super motivata. Il motto di casa è sempre lo stesso:

Cercheremo di fare bella figura.

Arriverà preparata emotivamente – a differenza del debutto ai girono, in cui ha patito notevolmente l’inesperienza – e con una nuova consapevolezza di sé.

La Dea sa che stare nel salotto buono d’Europa è già una vittoria, per una squadra al debutto: non ha veramente nulla da perdere. Questo è un fattore che la favorisce con chiunque, anche con il PSG.

Dalla sua inoltre sfoggerà anche una difesa più attenta, là dove prima sembrava essere il reparto più vulnerabile degli orobici che pure possono sempre contare su una straordinaria vena realizzata. Con gente come Gosens che, da laterale difensivo, si permette di segnare 9 gol:

Robin Gosens signori: ma non chiamatelo “terzino”

 

Insomma a Zingonia si sogna. E perché non si dovrebbe, se persino uno come Alessandro Del Piero si è sbilanciato?

Se i nerazzurri possono avere speranze in Champions League? Sì, per quello che è il momento calcistico attuale, per come si sta giocando a calcio, per il fatto che si torna dopo tre mesi di inattività, per il fatto che si gioca senza pubblico quindi con un condizionamento diverso da parte dell’esterno. Perché è una squadra che segna tantissimo. Se azzecca veramente tutto, può sognare di vincere la Champions.