La spiaggia di Fortaleza, in Brasile.

Un gruppo di ragazzi si diverte a giocare a calcio sulla sabbia, tra dribbling e palleggiate.

Casualmente assiste alla scena un osservatore della squadra locale della città che, impressionato dal talento acerbo ma promettente di uno dei ragazzi, quello che ha sempre il sorriso stampato sul volto, lo invita ad un provino.

Inizia così l’avventura calcistica di Ariclenes da Silva Ferreira, noto come Ari, ex giovanissimo venditore di frutta ambulante e tuttofare nei cantieri, attuale calciatore del club russo Krasnodar e attaccante della Nazionale russa (il brasiliano è naturalizzato russo) guidata da Cherchesov.

Dopo l’iter delle giovanili al Fortaleza,  Ari approda nel Vecchio Continente reclutato nel 2006 dal Kalmar, in Svezia.

Da subito il suo talento si mette in luce tanto che diventa capocannoniere alla sua prima stagione, con 15 reti andate a segno in 23 presenze in campo.

Un talento che non passa di certo inosservato e di lui si interessano diverse squadre europee; tra le queste gli olandesi dell’Az Alkmaar che lo mettono sotto contratto per un anno.

Nel febbraio del 2010 passa allo Spartak Mosca dando il via così alla sua avventura in terra di Russia; in maglia biancorossa rimarrà tre anni per poi passare al Krasnodar.

Il palmares di Ari-gol, come è stato soprannominato, parla chiaro:  56 gol e 40 assist in otto stagioni nella Premier Liga, un Campionato e una Coppa di Russia conquistata.

E la possibilità concreta per il suo club di rimontare la classifica dell’Europa League, anche grazie alle sue capacità.

Soprattutto però la Russia ha regalato ad Ari la possibilità di fare avverare un sogno, quello che nella terra nativa non si era concretizzato: l’esordio in Nazionale grazie alla cittadinanza russa ottenuta qualche mese fa.

Tra l’altro stabilendo un primato, quello cioè di essere il primo calciatore di colore della Nazionale russa. Senza qualche polemica (poi stemperata) da parte dei tifosi che  avrebbero preferito puntare sui talenti russi.

In Brasile Ari aveva giocato solo nell’Under 20 ma in nessun campionato di rilievo.

Eternamente sorridente, Ari un paio di anni fa è salito alla ribalta della cronaca non sportiva per aver salvato, senza esitazioni, da un auto in fiamme una donna incinta. 

Silvia Sanmory