Nel calcio nulla è impossibile e spesso accade tutto e il contrario di tutto…

Puo’ succedere, ad esempio, che un ex giocatore juventino, ma juventino sul serio, “fino al midollo” diventi allenatore della squadra acerrima nemica proprio della stessa Juventus.
Come puo’ altresì capitare che un altro allenatore che ha  odiato  in modo efferato la Juventus, ne potrebbe diventare la guida tecnica.

In queste battute finali, che vedono terminare i giri di valzer dei tecnici con la panchina vacante, un fatto diventa realtà: Antonio Conte torna in Italia, ma non in bianconero come si prevedeva, bensì all’Inter.

Un duro colpo per quella frangia di tifosi  che vivevano la speranza di un ritorno del tecnico salentino, nonostante il pregresso dell’ex capitano con la Società.

 

Conte sì, torna in Italia: ma a Milano e non a Torino e allenerà l’Inter, l’acerrima nemica della Juventus.

Il dispiacere nel vedere uno degli ex capitani bianconeri allenare la squadra che scatenò Calciopoli, è comprensibile. Sembra impossibile: lui che aveva giurato amore eterno per la maglia bianconera  indosserà i colori di chi odia il bianconero da sempre.

 

 

La maggioranza della piazza juventina sta vivendo queste ore come un vero e proprio tradimento tanto che un gruppo di tifosi ha  organizzato una raccolta firme affinchè venga tolta la stella all’ex centrocampista.

Come giocatore e Capitano della Juventus a Conte non si può dire nulla: come allenatore nemmeno, se pensiamo a dove eravamo quando lui arrivò, perciò è ingiusto che venga depauperato del riconoscimento  che si è guadagnato onestamente sul campo.

 

Lui non è più l’allenatore della Juventus e, come tale, è libero di fare ciò che vuole.
Certo la scelta di accettare di andare a Milano sara’ stata effettuata conscio delle conseguenze. D’altronde come  professionista, allenare l’Inter è lavoro.

Ha giurato eterno amore alla Juventus, è vero anche questo, ma un grande amore può finire. E’ inutile rinnegare in passato.

Gli allenatori di oggi devono essere cauti nei rapporti con i tifosi, evitando  di schierarsi o fare promesse  sapendo già in partenza di non poterle mantenere.

Non ci rimane che accettare la situazione.
Le Società scelgono il tecnico valutando prima di tutto il bene della squadra e così Giuseppe Marotta non ha avuto dubbi e ha scelto di sostituire Spalletti con uno che ha dimostrato di saper vincere in Italia. L’Inter così punta su Antonio Conte, accantonato dalla Juve.

 

Cinzia Fresia