Il campionato di Serie A 2021/2022 è appena cominciato, ma c’è già un nome su tutti che si sta rendendo protagonista, ovvero quello di Ante Rebic, attaccante del Milan.

Il croato si è reso protagonista contro la Juventus, realizzando il gol dei rossoneri, pareggiando così la partita, e anche per un “siparietto” avvenuto nei confronti di Bonucci, intervenuto per difendere i propri tifosi, dopo che Rebic ha zittito la curva bianconera che lo stavano fischiando.

Carattere fumantino

Ma l’attaccante classe 1993 non è nuovo per questo tipo di episodio.
Durante il suo prestito al Lipsia, nel 2014, che all’epoca militava nella Serie B tedesca, ha subito diversi infortuni e insieme al suo scarso impegno, si ritrovò a litigare con l’allenatore, finendo inevitabilmente fuori rosa.

Inoltre durante le domande e critiche dei giornalisti, rispondeva a muso duro, cosa che ai tifosi e alla squadra non piacque.

Così il croato fu rispedito alla Fiorentina.

Tanta grinta

Per fortuna dei tifosi, ma soprattutto del Milan, il calciatore croato ha migliorato di molto il suo carattere, anche se capita ancora qualche episodio (sempre contro la Juventus fu espulso dopo un’entrata killer su Danilo, oppure lo scontro con Gaston Ramirez nella partita contro la Sampdoria).

Nonostante questo carattere difficile da gestire, ha molta personalità e lo dimostra quando scende in campo, mettendosi a disposizione di tutta la squadra, e grazie ai suoi gol è diventato un punto fermo per Pioli.

Non è stato immediato il feeling. Inffatti, ci sono state incomprensioni tra i due, soprattutto per una sostituzione o una scelta di schieramento.

E non sorprende che il suo idolo e giocatore da emulare sia un certo Zlatan Ibrahimovic: i compagni di squadra e i tifosi lo stimano e l’adorano, mentre gli avversari lo temono.

D’altronde, Ante Rebic è come Dr. Jekyll e Mr. Hyde, fuori timido, ma dentro un leone. Anzi, un Diavolo (rossonero).

 

Jessica Boffelli