17 anni e il sogno di diventare un grande campione.
Ma, per diventare tale e essere, oggi, considerato uno dei migliori talenti iberici, Ander Barrenetxea sa che non deve rinunciare alla semplicità e all’umiltà.

Nato a San Sebastian il 27 dicembre del 2001, ha iniziato a giocare a calcio nell’Ikastola Ekintza ma è nelle giovanili della Real Sociedad che inizia la sua crescita.

Da sempre considerato uno dei migliori talenti della cantera del club, ha esordito in prima squadra lo scorso dicembre, nella gara contro il Deportivo Alaves persa 1 a 0 e da quel giorno non ha smesso di incantare e dimostrare il suo valore.

L’attaccante esterno sinistro della Real Sociedad, è il primo classe 2001 a debuttare nella Liga, diventando il 26esimo nella storia del campionato spagnolo per precocità e il secondo nella storia del club basco.

Un talento in esplosione, tanto che le diverse categorie in cui ha militato gli sono sempre state strette da indurre i dirigenti baschi a fargli fare un doppio salto dalla squadra C a quella maggiore, e Ander non ha deluso.

Immagine: Eurosport

Veloce, dotato di notevole tecnica, abile nell’uno contro uno può costantemente creare la superiorità numerica e sa essere molto reattivo negli spazi stretti, proteggendo bene la sfera: gara dopo gara sta mettendo in campo le sue varie abilità senza perdere la consapevolezza che la strada è ancora lunga… 

La sua struttura fisica è ancora gracile e deve migliorare in fase difensiva.

Le sue prestazioni sono però già degne di nota tanto che nell’ultima gara di campionato vinta per 2-1 dalla propria squadra contro il Getafe è risultato il migliore in campo ed è uscito dal campo con la standing ovation dell’Anoeta.
Il tempo di  ricevere i complimenti dei giornalisti che lo hanno inserito nella formazione Top11 della giornata e poi salire in sella alla bici. Avendo ancora 17 anni non ha la patente ma all’auto con autista messa a disposizione del club preferisce noleggiare una bicicletta al Comune di San Sebastian e spostarsi con quella.

Ander Barrenetxea sa che per diventare un grande campione deve ancora pedalare tanto…