La scia di sangue nel calcio sembra non avere fine. Un’altra tragedia si è consumata nel Centro-Sud America, precisamente in Honduras, un paese afflitto dalla violenza delle bande e del narcotraffico, che lo rendono il paese con il più alto tasso di omicidi al mondo: oltre il 90 per cento dei delitti resta impunito. La vittima, un calciatore, in quella che è sembrata essere una vera e propria esecuzione. Il suo nome era Arnold Peralta, 26 anni, centrocampista dell’Olimpia Tegucigalpa e della nazionale dell’Honduras. Mercoledì prossimo contro Cuba Peralta ci sarebbe stato, lo aveva saputo poche ore prima di dirigersi al centro commerciale da cui non ha più fatto ritorno. Secondo quanto riferito dai tanti testimoni oculari, l’agguato si è consumato nel giro di pochi istanti, cogliendo di sorpresa il giovane poco prima di salire a bordo dell’auto per lasciare il parcheggio del centro commerciale Mall Uniplaza, nella città costiera di La Ceiba. Protagonisti due malviventi a bordo di una moto che si sono avvicinati al giocatore e hanno esploso una raffica di colpi mirando al volto. Secondo quanto emerso dall’autopsia, il calciatore dell’Olimpia è subito franato al suolo mentre i sicari sono scappati via. La pista della rapina è del tutto esclusa perché il giocatore non è stato derubato. La conferma ufficiale in tal senso è arrivata dal portavoce del Ministero, Selvin Fernandez:

La morte di Peralta è stata causata da molteplici ferite di arma da fuoco al cranio e al torace”.

Il giocatore sarebbe stato raggiunto da 18 proiettili di nove millimetri che hanno causato anche un trauma cranico aperto. Il movente del delitto, al momento, non è ancora chiaro, ma nel novembre 2014 Peralta aveva preso posizione pubblicamente contro le bande criminali:

Il nostro è un Paese difficile con tanti delinquenti che uccidono in ogni momento. Come va di moda uccidere! Questo tipo di persone non merita di vivere”.

La sua morte ha suscitato grandissima emozione in Honduras, con radio e tivù che hanno interrotto le trasmissioni per dare la notizia. Grande il cordoglio di tutto il calcio locale: dalla federazione, che ha espresso le condoglianze alla famiglia attraverso twitter, alla dirigenza del club in cui Peralta giocava, che ha lamentato “la scomparsa di un membro della famiglia olimpista”. Per il tecnico della selezione honduregna, Osman Madrid, “questa è una morte tragica che tutto lo sport nazionale piange”.

Barbara Roviello Ghiringhelli