Sono sempre più frequenti gli episodi discriminatori nel mondo del calcio ma non smetteremo mai di condannarli anche se orami sembra che le parole, gli eventi, le iniziative non siano abbastanza…
L’essere umano è ormai troppo accecato e sordo…

E così, sui campi di calcio, frasi come “Nero di m...” sembrano essere normali come un gol …

…in Serie A, in cadetteria, nei campi di periferia delle serie monori e perfino sui campi dei più giovani.
E’ accaduto ancora e, ancor più triste, c’è stata l’omertà generale.

“Nero di m… ti sotterriamo vivo”

Così, nel trevigiano, dei ragazzini di 14 anni hanno insultato un loro coetaneo durante una gara under 15 a Silea tra la squadra locale e la Miranese.

Vittima della discriminazione è un giovane che gioca nel ruolo di attaccante, originario del Burkina Faso ma che da tempo vive con la famiglia in provincia di Treviso.

Quando un compagno ha provato a difenderlo i ragazzini classe 2004 e 2005 avrebbero offeso anche lui perché la sua famiglia è originaria della Colombia.

Come riporta il Gazzettino, le offese sono state sentite distintamente dai genitori dei ragazzi in tribuna ma nessuno ha battuto ciglio, tantomeno l’arbitro -che pare non aver ascoltato-  che non ha sospeso la gara nè ha provveduto a redarguire i due ragazzini  ma, alle proteste dell’attaccante offeso per quanto avvenuto, ha replicato minacciando l’espulsione.

A conferma di questo triste episodio la lettera che Andrea Campolattano, responsabile del settore giovanile del Treviso,  ha recapitato in Figc per denunciare l’accaduto.

Sono fatti da condannarespiega
mai mi sarei aspettato offese razziste da parte di ragazzini di questa portata“.

E’ invece  non c’è mai fine al peggio…