La stagione, la prima promozione nella storia in Serie B e la programmazione per il futuro del Pordenone: sono gli argomenti che abbiamo trattato con Dimitri Canello.

Abbiamo contattato Dimitri Canello, direttore di Tuttocampo, Trivenetogoal, Padovagoal, e collaboratore del Corriere della Sera, per analizzare la stagione e la prima promozione storica in B del Pordenone. Ma, abbiamo anche parlato del futuro dei ramarri e del caos che ha investito la serie cadetta in queste ultime settimane.

Dimitri Canello

Per coloro che non seguono la Lega Pro, che stagione è stata?

Una stagione tortuosa, ricca di stravolgimenti fuori dal campo che ha condizionato anche lo svolgimento dei campionati stessi. Il Pordenone ha avuto una continuità di rendimento impressionante, senza aver mai perso una partita in trasferta. Un campionato vinto con pieno merito.

Qual è stata la “ricetta” di questa promozione?

La scelta di un allenatore garanzia in Lega Pro come Attilio Tesser, la coesione dell’ambiente, un gruppo solido e un ambiente senza pressioni che ha spinto la squadra all’impresa.

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Foto: Sito ufficiale Pordenone

Top3: Chi sono i tre migliori giocatori di questa stagione?

La mia Top3 è composta da: Bindi, Burrai, Candellone.

Vi aspettavate che terminasse così la stagione?

Nessuno poteva immaginare che il Pordenone avrebbe vinto il campionato, tantomeno con uno scarto così ampio e con anticipo rispetto al termine della stagione.

Cosa è successo in città?

La promozione è stata vissuta con gioia, ma senza eccessi. Il problema stadio, con la necessità di andare a giocare in trasferta a Udine per un anno intero e con l’incubo che per alcune settimane ha agitato la tifoseria relativo a un trasferimento di sede a Treviso che poi è stato scongiurato dal presidente Mauro Lovisa.

Questa è la prima promozione in cadetteria per il Pordenone. Cosa pensi vi aspetti? Come giudichi il campionato cadetto?

Penso che sarà un anno difficile, soprattutto per il fatto di dover giocare un anno intero in trasferta, ma che il lavoro di Tesser e la coesione dell’ambiente possano aiutare a superare queste difficoltà.

Attualmente si stanno disputando i play off. Chi salirà tra Trapani e Piacenza?

Difficile da dire: dico 55% Trapani, 45% Piacenza, con l’incognita pesante della situazione finanziaria del club siciliano.

Come pensi che si attrezzerà la società in vista della prossima stagione?

Credo che l’obiettivo realisticamente parlando possa essere soltanto una salvezza il più tranquilla possibile. Il modello che il Pordenone intende seguire è quello del Cittadella.

A proposito di Serie B, hai seguito il campionato? Cosa ne pensi del caos che ha investito il campionato?

Credo sia stata una stagione da dimenticare sotto tutti gli aspetti, con una serie di eventi extrasportivi che hanno minato e messo in dubbio la regolarità del campionato stesso. Il numero dispari di squadre con il turno di riposo è una tortura da non ripetere mai più e mi ha lasciato molto perplesso anche la gestione del caso Palermo con l’emissione di una nuova classifica, con la cancellazione dei playout poi ripristinati e giocati dopo quasi un mese.

 

Aurora Levati