Alisson è uno dei pilastri della Roma targata Di Francesco tanto da attirare le attenzione delle big d’Europa: la Roma potrebbe rinnovargli il contratto, ritoccandogli lo stipendio verso l’alto, per convincerlo a non accettare corteggiamenti

1,91 per 91Kg. Alisson Ramses Becker, ma per tutti semplicemente Alisson.
Brasiliano, classe 1992, diventa un giocatore della Roma il primo luglio 2016, ma esordirà con la maglia giallorossa solo il 17 Agosto 2017 come titolare nel play-off di Champions League contro il Porto, mentre nella stagione 2017/2018 diventa titolare in Campionato ed in Champions League.

Fisico statuario, occhi di ghiaccio, Alisson Beker, per le sue eccezionali qualità tecniche e atletiche, ha conquistato tutti: compagni di squadra, società, tifosi, stampa.

Agile tra i pali nella copertura della porta, grande istinto calcistico anche fuori nei contrasti in area, preciso e attento nei lunghi rinvii.
Si è messo in mostra piano piano, solo dopo la cessione del suo predecessore Szczesny alla Juventus, un gesto che all’inizio aveva fatto storcere la bocca alla piazza, ma che, visti i risultati sul campo, non ha fatto rimpiangere.

Dal 2002 al 2013, è il portiere titolare delle giovanili dell’Internacional. Proprio nel 2013 esordisce in prima squadra, vincendo per quattro volte consecutive il Campionato Gaucho (dal 2013 al 2016) e la Super Copa Gaucha nel 2016.
Colleziona nel Brasilerao 44 presenze.

Il 13 ottobre 2015 esordisce nella Nazionale Brasiliana e ad oggi risulta tra gli 11 titolari per Russia 2018.

Famiglia di campioni: il bisnonno giocava in porta (non a livelli professionistici) e suo padre è portiere nelle partitelle tra amici in Brasile.
Suo fratello Muriel Gustavo Becker, ha militato con lui nell’Internacional come terzo portiere, vincendo una Libertadores ed una Coppa Sudamericana.

Nel calcio mira a raggiungere i livelli di Neuer, anche se i suoi idoli indiscussi rimangono Ayrton Senna e Taffarel.

E’ sposato con Natalia Loewe ed ha una figlia, Helena di un anno; della famiglia Becker fa parte anche la cagnolina Shakira.

Posato, semplice, molto casalingo: non esce quasi mai se non per trascorrere qualche serata tra amici. Suona la chitarra e il suo genere musicale preferito è il Rock… (direi di andare a Trigoria con sottofondo dei Linkin Park)…

Adora leggere e spesso, dopo gli allenamenti, si diletta nella pesca sportiva.

Fisico esile e altezza nella media, le aspettative da ragazzino erano tutt’altro che sportive, ma a 15 anni sboccia improvvisamente diventando atleticamente perfetto, tanto da venir soprannominato “O Muso” -Il Bello- e venir per questo rincorso da diverse agenzie pubblicitarie che lo vedevano adatto a fare il modello (…come dargli torto…).

A lanciarlo nel mondo del calcio che conta, furono una serie di concomitanze.
Dida e Muriel, all’epoca portieri titolari della sua squadra, subirono entrambi un grave infortunio, lui venne portato da Abel Braga come terzo portiere toccò a lui il compito di proteggere la porta: da quel momento fu impossibile rinunciare ad Alisson.

Lo stesso Fernandao, ex capitano dell’Internacional -morto in un incidente aereo mentre era direttore generale del club- lo mise per primo sotto contratto mentre Daniel Pavan-preparatore dei portieri- si occupò personalmente di forgiare la carriera dei due fratelli.

In diverse interviste ha dichiarato più volte la sua fede cattolica che lo tiene legatissimo ai valori della famiglia e della carità.

A Roma sembra aver trovato il suo equilibrio, sua figlia gode di doppio passaporto italiano e brasiliano: non sembra risentire delle sirene di mezza Europa che lo vorrebbero titolare nei migliori club; si vocifera che il suo staff stia concordando i termini per il rinnovo in giallorosso. Il Ds Monchi spera che anche nel suo caso la famiglia giochi un ruolo primario nella decisione del giocatore (un po’ come successo per Dzeko a gennaio).

Attualmente l’estremo difensore della Roma, guadagna 1,5 mln a stagione, il suo entourage ne chiede sei, la Società di Pallotta ne offre tre, ma se la volontà del giocatore sarà quella di rimanere a Roma, facilmente si troverà un accordo intorno ai 4,5mln.

Ancora due partite in Campionato ed un Mondiale tutto da giocare.
Noi ci auguriamo che il giovane talento diventi uno dei pilastri della nuova Roma 2018/2019.

Laura Tarani