Con la partita di domenica scorsa contro l’Atalanta Alessandro Bastoni, titolare della difesa interista, ha raggiunto le 100 partite totali in maglia nerazzurra.
Un traguardo importante per un ragazzo di soli 22 anni che ha mosso i suoi primi passi dietro un pallone in un oratorio del Nord Italia, dove sognava di diventare un giorno un calciatore professionista, sulle orme di suo Papà Nicola (ex terzino della Cremonese).

 

Un sogno che si è realizzato e che il giovane Alessandro sta portando avanti con sempre più determinazione, potendo già vantare il titolo di campione d’Italia con l’Inter e quello di campione d’Europa con la Nazionale italiana. Da aggiungere alla lista dei trofei anche la Supercoppa italiana, vinta una settimana fa contro la Juventus allo scadere dei 120 minuti.

L’abbiamo visto esordire tra i nerazzurri nel 2019, per volere dell’ex tecnico Antonio Conte, e proprio in quella stagione realizzare il suo primo gol in maglia dell’Inter contro il Lecce.
Il suo ruolo naturale è quello di difensore centrale, ma ad oggi, non siamo così convinti di poterlo collocare in una precisa zona del campo.

Al fischio iniziale di ogni partita lui è certamente lì, insieme agli altri pilastri della difesa a tre nerazzurra, ma di fatto Bastoni riesce ad essere un tuttofare: difensore certamente, ma all’occorrenza anche esterno alto, mezzala, regista.

Ogni tanto mi piace uscire dalla mia zona. Vista l’occasione, ho provato a segnare. Non è andata bene, speriamo nella prossima.

Così commentava la sua prestazione contro il Cagliari dello scorso dicembre, impreziosita da un lodevole dribbling in area avversaria che purtroppo però non si è concretizzato in rete.

La gioia per il gol, tuttavia, non ha tardato ad arrivare.

È bastato aspettare solo poche giornate quando, alla 21° in campionato contro la Lazio, Bastoni ha spiazzato tutti da fuori area: si aggiusta la palla sul sinistro e con un tiro potente trova l’unico spiraglio nella porta di Strakosha, mettendo a segno la rete del vantaggio.

Come se non bastasse, al secondo tempo realizza l’assist per Skriniar che firma la vittoria per la squadra di Inzaghi.

Per la prima volta nella sua carriera ha sia segnato che mandato in gol un compagno in una singola partita.

E rimanendo in tema, tra le skills del 95 nerazzurro è d’obbligo ricordare quel lancio lungo per Barella nella partita di andata contro la Juventus nella precedente stagione, che ha confermato le sue capacità tecniche anche al di fuori della propria area di rigore.

Siamo di fronte ad un calciatore giovane, talentuoso e con la testa sulle spalle; se diventerà un top player sarà solo il tempo a dircelo. Per ora i presupposti ci sono tutti, e i tifosi nerazzurri e della Nazionale possono godersi un ottimo difensore… con tanta voglia di far gol.

Romina Sorbelli