Un altro fulmine a ciel sereno ha colpito la Pianura Padana, con precisione la città di Parma. Ormai  il cambio di guardia sulla panchina si sta consumando, Fabio Liverani sostituisce Roberto D’ Aversa.

 

Un passaggio di consegne che nessuno si aspettava ed inoltre fatto in sordina senza neanche una spiegazione da parte della società.

Ma ormai l’era D’Aversa si è conclusa ed è ora di pensare alla nuova stagione che è alle porte.

Liverani D’Aversa
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Con l’arrivo di Liverani il Parma cambierà radicalmente rispetto agli altri anni, ovviamente sotto il punto di vista tattico. Il tecnico romano è amante del bel gioco, moderno e propositivo, a differenza di un D’Aversa tradizionalista, concreto e “risultatista”.

Sicuramente si passerà dal solito 4-3-3 al collaudato 4-3-1-2 di Lecce, così non ci sarà più spazio per le ali difensive ma ci si concentrerà di più sui ruoli di regista e trequartista. Liverani è anche un tecnico che punta tantissimo sull’aspetto psicologico, sulla cosiddetta testa dei giocatori (“Approccio e gestione psicologica di una squadra di calcio” era il titolo della tesi con cui ha conseguito il patentino a Coverciano) e sull’importanza del gruppo e dello spogliatoio.

Aspetto importantissimo nella piazza gialloblù dove tutti si sono sempre sentiti a casa.

Quali sono stati i motivi dell’esonero del tecnico abruzzese? È come aprire un vaso di Pandora. Perché? Perché facendo un bilancio degli ultimi quattro anni a mister D’Aversa c’è ben poco da rimproverare.

Abbiamo vissuto insieme un’esperienza grandiosa, abbiamo assaporato il gusto dell’impresa, grazie al lavoro e al sacrificio di tutti abbiamo raggiunto risultati impensabili. Resi possibili grazie all’appoggio incondizionato di una proprietà fatta di uomini, tifosi del Parma, appassionati e uniti: come una famiglia. E di questa famiglia sono stato parte anche io, che insieme a loro sono cresciuto come uomo e come allenatore: il Parma mi ha dato fiducia e mi ha permesso di lavorare in serenità, accanto a gente per bene. (R. D’Aversa)

Detto ciò questo sarà un anno di transizione in casa gialloblù, con all’orizzonte non solo un cambio di guida tecnica e di direzione sportiva ma anche un cambio societario, ma si ha abbastanza fiducia nella proprietà attuale che ha promesso di tirare le redini e garantire al Parma sicurezza finchè non si arriverà alla cessione.

I primi passi sono stati quelli di convocare a corte proprio ds Carlo e mister Liverani che conferiranno sicuramente alla squadra un’aria più frizzante, più giovane e anche nuova.

Forse il Parma aveva bisogno di questo, una personalità nuova che portasse stimoli e cambiasse un po’  l’atmosfera.

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A questo punto mentre che aspettiamo che il mister arrivi per il ritiro a Collecchio, non ci resta che auguragli un grosso in bocca al lupo, fiduciosi che darà il meglio di sé per continuare il lavoro svolto in precedenza sulla panchina crociata.

 

Giorgia Macchia