Avrebbe compiuto 87 anni a fine anno Aldo Biscardi, ma ha salutato tutti questa mattina al Policlinico “Gemelli” di Roma dove era ricoverato e assistito dai suoi figli, Antonella e Maurizio.

Aldo è stato l’indimenticabile mattatore del giornalismo calcistico degli anni Ottanta: nel 1983 divenne il volto conduttore de “Il Processo del Lunedì”, nato da una sua idea tre anni prima. La trasmissione, incentrata sul nostro campionato, ebbe un successo straripante e presentò all’Italia intera un modo assolutamente nuovo e popolare di parlare di calcio. Dieci anni dopo migrò su Tele+ con il nome de “Il Processo di Biscardi”, passando poi anche su altre reti sempre con la stessa formula e lo stesso successo.

Indimenticabile la puntata nella quale Silvio Berlusconi intervenne come ospite telefonico in diretta, annunciando in qualità di presidente del Milan la permanenza di Kakà in rossonero malgrado una super offerta del Manchester City. Biscardi era un convinto assertore e sostenitore della moviola e sembra quasi paradossale che sia venuto a mancare proprio nell’anno dell’inaugurazione del Var.

Nessuno mai ha più reso il calcio così assolutamente gioviale e polemico allo stesso tempo. Ciao, caro Aldo: il nostro calcio non sarà più lo stesso, senza di te.

Daniela Russo