Come nelle migliori sceneggiature (almeno per i tifosi bianconeri e probabilmente laziali) è proprio il gol dell’ex a regalare i 3 punti alla Juventus e non solo: l’entrata nella storia dellavanzata di Antonio Conte. Il gol di Osvaldo proprio negli ultimi secondi di recupero ha infatti permesso ai bianconeri di raggiungere quota 99 punti, superando così il record dell’Inter 2006/07. 97 furono i punti raggiunti da nerazzurri guidati dal Mancio, una cifra che sembrava imbattibile e quasi impronunciabile da molti allenatori .

A 6 anni di distanza è toccato ad Antonio Conte riscrivere la storia del calcio italiano, storia che potrebbe tramutarsi in leggenda la prossima settimana. Già, perché se nell’ultima partita casalinga la Juventus riuscirà a battere anche il Cagliari di Pulga i punti diventeranno 102 primato assoluto in Europa. Superando così il Benfica arrivato a 101 nella stagione 1990-1991, e i 100 del Real Madrid nel 2011/11 e del Barcellona  nel 2012-2013.

E la leggenda non si chiuderebbe qui: 19 vittorie casalinghe su 19 sbancherebbero il record del Torino che nel 1975-1976 si fermò a 14. La squadra di  Conte attualmente a +14 andrebbe poi a superare anche il massimo vantaggio di una formazione juventina sulla seconda. I ragazzi di Lippi si erano fermati a  “soli” +10 nel 1994-1995. Fra questi, c’era Antonio Conte. Ancora è prematuro affermare che il discepolo abbia superato il maestro, manca l’Europa, quell’Europa che potrebbe significare motivo di addio.

 Antonio vuole conquistare il tetto del mondo, vuole il riconoscimento internazionale e per farlo ha bisogno di giocatori nuovi, ovvero di soldi. Tanti soldi. Soldi che difficilmente la Juventus abituata a una linea molto soft tirerà fuori. Per restare ancora alla Juventus – rispettando così la scadenza del contratto che scadrà il prossimo anno  – esige rinforzi in grado di affrontare la Champion’s League. Rinforzi che andrebbero a sancire una vera e propria rivoluzione all’interno della rosa. Il mister vuole  almeno 10 uomini, uomini che andrebbero a sostituire quei giocatori che secondo lui sono rimasti a corto di fiato. E poi servono rimpiazzi, iniziando dall’attacco. Ad esempio un degno sostituto di Tevez nei momenti di maggior dispendio di energie.

Da vincitore di 3 scudetti consecutivi Conte questa volta non accetterà nessun piano B, vuole quello che chiede, altrimenti sarà addio. La massima disponibilità a un progetto l’aveva data già 3 anni fa,  ma questo progetto ora deve essere europeo.

 Mentre si attende il vertice con la società che dovrebbe avvenire entro 48 ore, è già iniziato il toto – nome su chi andrà a prendere il suo posto. In pole Mancini e Spalletti, occhiolino anche su Prandelli, Montella ed Emery se si punta all’estero. Affascina l’ipotesi Zidane: il francese dopo le ossa al Real Madrid è pronto per una grande avventura da protagonista.

Giusy Genovese