In casa Roma, ora, si respira aria di crisi. La sconfitta in Coppa Italia per mano dello Spezia ha mandato la squadra e la società giallorossa nel caos, in un tunnel che, per ora, sembra essere senza fine.

I numeri sono impietosi: la Roma non vince dall’8 novembre, ovvero dal derby contro la Lazio. Da allora soltanto tre pareggi con Bologna, Torino e Napoli e una sconfitta con l’Atalanta all’Olimpico in campionato. Stessi numeri impietosi anche per quanto riguarda il cammino europeo in Champions League. Nonostante la qualificazione agli ottavi, la squadra di Garcia non ha affatto brillato, vincendo solo una volta, e a fatica con il Leverkusen, e subendo disfatte come il 6-1 contro il Barcellona o l’imbarazzante 0-0 contro il Bate Borisov nell’ultima partita della fase a gironi.

Il primo colpevole, a detta di molti, è Rudi Garcia, ma chi già pensava a un suo possibile addio dopo la disfatta in Coppa Italia si è dovuto ricredere. Infatti, al termine della partita, il tecnico francese ha ribadito la sua posizione: “Io non mollo mai. Spingerò la squadra fino alla morte, se serve” ha affermato. Insomma, niente dimissioni, niente esonero. Almeno per adesso. Infatti la prova del nove sarà domenica contro il Genoa: una vittoria per ripartire, una sconfitta per mettere fine al rapporto tra allenatore e club. Proprio per questo, la società ha deciso di spedire tutti in ritiro, fino a domenica, per mantenere alta concentrazione in vista della partita della vita. Quella del dentro o fuori.

Ma se da una parte Garcia non si scompone, dall’altra la società si sta guardando intorno. Il totoallenatore, infatti, è appena cominciato e i primi nomi iniziano a circolare. Primo tra tutti Marcello Lippi, che attualmente sembra essere l’indiziato numero uno per traghettare la squadra fino a fine stagione. Ma attenzione anche ai nomi di Spalletti, Mazzarri e Capello che nelle ultime ore si stanno facendo sempre più insistenti.

Che cosa accadrà dunque? Quello che è certo è che bisogna aspettare la gara di domenica, salvo stravolgimenti dell’ultim’ora. L’esonero di Mazzarri all’Inter, prima del Derby con il Milan, nel novembre del 2014, insegna.

Martina Giuliano

*Foto di tuttosport