Intervista a Manila Nazzaro che descrive cosa è per lei il derby

Il derby è sempre derby. Roma vive, calcisticamente, un momento di grazia e quest’anno la stracittadina capita con le squadre a distanza di un punto. La gara contro i “cugini” è però, sempre una gara a parte, indipendentemente dalla classifica: le emozioni come gli sfottò sono assicurati.

In questa gara così delicata schieriamo gli occhi di ghiaccio di Manila Nazzaro. La conduttrice racconta la sua attesa e le sue aspettative per una gara così vibrante, perché per 90 minuti sarà una tifosa pronta a vivere emozioni.

Cosa significa derby per te e come vivi l’attesa delle stracittadina?

L’attesa del derby la vivo come le “tre scimmiette”: non vedo, non sento, non parlo, poi, una volta iniziata la partita sono molto più tranquilla.

Tra i derby disputati fino ad ora ce n’è stato uno che ti ha emozionato in modo particolare?

L’ultimo derby giocato, quello del 30 aprile scorso, è stato singolare perché sono andata in studio per “Mezzogliorno in famiglia” con la maglia di Klose che indosso come portafortuna per la Lazio e sono stata oggetto di sfottò da parte degli altri colleghi romanisti. Una partita che la Lazio ha vinto inaspettatamente e che ha regalato una grande gioia a tutti i tifosi.

È risaputo come la settimana che precede il derby della Capitale si vive tra sfottò e attesa fra i tifosi. Il fatto che, in questa occasione, i tre punti per entrambe le squadre siano fondamentali per non perdere le distanze dal vertice, cosa regala ad un match già di suo così sentito?

Lo sfottò fa parte del derby da sempre e il fatto che quest’anno Roma e Lazio siano ad un punto di distanza una dall’altra -al quarto e al quinto posto- è ininfluente. Tutti sanno che il derby è una partita a parte che esula dal campionato e dalla classifica.

Chi sono, a tuo avviso, i veri leader delle due squadre attuali?

Per la Roma il leader è De Rossi e lo ha dimostrato durante l’ultima partita della Nazionale quando ha rifiutato di entrare in campo perché sapeva che per vincere la partita c’era bisogno dell’ingresso in campo di Lorenzo Insigne. E’ un giocatore che ha grande carattere anche se il talento di Totti resta insuperabile. Per la Lazio il leader è Ciro Immobile perché sta attraversando un momento splendido della sua carriera con la maglia biancoceleste e questa combinazione lega in maniera indissolubile l’attaccante ai colori della Lazio.

L’Italia non disputerà il campionato mondiale in Russia.  Può influire moralmente questo insuccesso e se sì, in che modo, sui giocatori?

Sicuramente non saranno abbattuti e vorranno dimostrare che il loro rendimento non è calato nonostante l’eliminazione della Nazionale dai Mondiali.

Il significato della stracittadina romana lo conoscono bene entrambi i tecnici. Chi tra Di Francesco ed Inzaghi, credi possa avere in tasca la carta giusta per stupire e risultare determinante sull’esito dell’incontro?

Secondo me la carta giusta per il derby ce l’ha Simone Inzaghi perché lui non è solo l’allenatore della Lazio ma è il cuore della Lazio. Di Francesco è arrivato da poco alla Roma e deve ancora trovare la sua identità giallorossa anche se in questi primi mesi di campionato ha dimostrato di essere molto bravo.

Restando sui due allenatori, entrambi hanno dimostrato di essere molto bravi a gestire e a valorizzare i giovani. Pensi che con il loro lavoro possano riuscire a portare nella nostra serie A giocatori dei rispettivi vivai, valorizzando i talenti di “casa nostra” ?

Il nostro calcio ha bisogno di giovani talenti. Il lavoro di Inzaghi e di Di Francesco che danno fiducia ai giovani deve essere preso come esempio da tutti gli altri.

Concludiamo con un pronostico: come finirà?
Non faccio pronostici ma sono sicura che sarà una bella partita in campo e in curva con le rispettive coreografie. Il derby è anche questo.

Gisella Santoro e Chiara Vernini