Due passioni: il calcio, o meglio la Juventus, e la scrittura diventata una professione. Due anime entrate in contatto all’improvviso dopo una cocente sconfitta. Nasce così I love Ju vincitore di un concorso letterario organizzato da Radio 24 a cui è seguito Juve 30 e Love, scritto insieme a Marco Apolloni. Chi chi stiamo parlando? Di Jonathan Arpetti di San Severino Marche (ma vive a Macerata) e fondatore, insieme a Marco Apolloni, del Collettivo Idra,  “un collettivo aperto di giovani scrittori che promuove iniziative culturali ed è autore di romanzi collaborativi.
 Nasciamo come singoli, cresciamo come moltitudine. Insieme creiamo, correggiamo, suggeriamo, affrontiamo, progettiamo… per inseguire un comune destino: scrivere ed essere scrittori” si legge nel sito (www.collettivoidra.com). Con lui abbiamo fatto una chiacchiarata a proprosito di bianconero.

Come nascono I love Ju e Juve 30 e love?

“Nascono dalla grande passione che ho per la Juventus. In particolare il primo è venuto alla luce dopo la mia più grande delusione sportiva, la finale di Champions League persa a Manchester contro il Milan. Perdere ci può stare, ma contro un rivale storico come la squadra rossonera e per di più ai rigori, per me è stata una batosta incredibile. I love Ju è stato un riscatto. Sono partito dalle ceneri dell’Old Trafford e ho costruito una storia carica di speranza. Juve 30 e love invece è un inno alla stagione magica, quella dell’inaugurazione dello Juventus Stadium e della conquista dello scudetto numero 30”.

E la passione per la Juventus?

“Mi sono innamorato della Juventus guardando la finale di coppa Intercontinentale del 1985, quella vinta ai rigori contro l’Argentinos junior. Avevo 13 anni e non riuscivo a staccare gli occhi da Platini. Le sue magie mi lasciarono senza fiato”.

Essere scrittore ed essere tifoso: due “mestieri” che possono convivere?

Direi proprio di sì. Soprattutto quando si riesce a fondere le due cose come ho fatto io scrivendo I love Ju e Juve 30 e love”.

C’è un giocatore della Vecchia Signora che ti piacerebbe diventasse protagonista di un tuo libro?

“Alessandro Del Piero. Alex secondo me è il simbolo della Juventus. Non smetterò mai di ringraziarlo per tutte le gioie che ci ha regalato. Un leader in campo e sicuramente lo sarebbe anche tra le pagine di un romanzo. Prima o poi spero di poter intavolare una trama degna del mitico capitano”.

Un tuo parere sulla stagione in corso della Juventus?

“Secondo me Allegri sta facendo un ottimo lavoro sulla panchina della Juve. Ha iniziato tra lo scetticismo generale e ora sono pochi quelli che rimpiangono Conte. Con lui la squadra ha trovato una dimensione europea persa dai tempi di calciopoli e anche in campionato riesce a vincere sviluppando un bel gioco e spendendo molte meno energie rispetto a quella di Conte”.

Francesca Di Giuseppe